Introduzione


In queste pagine si parlerà di uno dei progetti più importanti in cui sono coinvolto: il trasferimento di mutazioni dal passero del Giappone al becco d'argento e viceversa.

Qualcuno potrebbe storcere il naso leggendo queste poche righe, poiché gli ibridi tra becco d'argento e passero del Giappone sono sterili. Ma, leggendo le altre pagine, capirà che le eccezioni che confermano la regola ci sono sempre e spesso capitano a personaggi sconosciuti.

Volevo ringraziare di cuore una persona in particolare, colui che mi ha coinvolto nel progetto e mi ha dato molta fiducia: Biagio di Vittorio. Allevatore con una passione, determinazione e entusiasmo smisurati, in grado di fare un viaggio di 400 chilometri e più per donare i soggetti a chi volesse partecipare al progetto. Con le buone notizie che ci sono, questo progetto sembra che stia continuando per la giusta strada. Nessuno dice che sia semplice, però sono sicuro che si arriverà alla fine del progetto!


Storia del progetto

Il 5 settembre 2013, sul forum del passero del Giappone, compare una risposta ad una discussione con scritto che un allevatore di Benevento ha ottenuto un ibrido tra becco d'argento x passero del Giappone, nato in una voliera in mezzo ad un nido di passeri del Giappone. Niente di strano, per il momento. Continuando a leggere, si scopre che quest'ibrido ha dato prole, e l'R1 ha dato un'R2! Notiziona incredibile che, però, non ha avuto una grande risonanza... almeno all'inizio.

L'utente che disse questo era un certo grimek, di cui non ne sapevo assolutamente nulla.

A novembre del 2014 su Facebook noto un post raffigurante dei becchi di piombo e con scritto che un certo Biagio di Vittorio è riuscito ad ottenere, tramite un suo amico, dei reincroci di passero del Giappone derivati da... ibridi col becco d'argento!

Leggendo ciò, mi viene subito alla mente quella famosa, vecchia discussione sul forum e collego che Biagio di Vittorio e grimek sono la stessa persona; chiedo subito informazioni tramite i commenti e ottengo tutte le risposte che mi servono. Essendo ormai coinvolto e in contatto telefonico con Biagio, ci organizziamo per incontrarci all'italiano di Cesena.

Quella famosa domenica del 14 dicembre 2014 fu memorabile.

Appena arrivato incontro il mio socio con i suoi due trasportini contenenti i soggetti e... vidi i reincroci. Erano 10, sei simil-passeri del Giappone (R4/R5 verso il passero del Giappone) e quattro simil-becco d'argento (assomiglianti a degli ibridi becco d'argento x passero del Giappone ma con alcune caratteristiche diverse). Vista l'enorme generosità, Biagio mi dona (leggete bene: ha regalato questi soggetti, a tutti i partecipanti del progetto!) un maschio simil-becco d'argento/bruno ventre scuro (la madre era una becco d'argento bruna ventre scuro) e l'unico maschio sicuro di simil-passero del Giappone, di colore più chiaro rispetto agli altri. Da quel momento ero in ballo e quindi... mi sono messo a ballare!

Dopo Cesena abbiamo aperto un gruppo Facebook riguardo i vari progetti di mutazioni, tra cui il nostro (Gruppo Ornitologico di Lavoro sulle Mutazioni) e, in questo modo, i vari partecipanti si sono messi in contatto per scambiarsi informazioni.

Il progetto è ancora in corso e vedremo come finirà!


Soggetti in mio possesso

Per il momento dispongo di un maschio di simil-becco d'argento portatore di bruno e ventre scuro e un maschio di simil passero del Giappone.

Sono soggetti vispi e sempre in salute. Le caratteristiche salienti del primo sono: il disegno e il colore, molto simile ad un classico becco d'argento x passero del Giappone. Il fatto più strano è la grossa taglia, poco inferiore a quella di un ibrido di passero del Giappone x padda o come un passero del Giappone selezionato. Canto simile a quello del becco d'argento ma di volume e tono più alti. Accoppiato con una becco d'argento, non ha mai dato uova feconde in quattro covate;  da questo non deduco che sia sterile a priori, il prossimo tentativo sarà con un passero del Giappone perla grigio o bruno selezionato del mio allevamento. Dal decorso degli accoppiamenti fatti da chi aveva i soggetti, in teoria, questo sarebbe il figlio di un R3 passero del Giappone con una becco d'argento ventre scuro, quindi avere una percentuale di sangue passero del Giappone del 46.875%, del becco d'argento del 53.125%.

Il simil passero del Giappone ha tutte le caratteristiche di un normale passero del Giappone da balia, come l'assenza di disegno e un colore chiaro della parte superiore. Dal becco d'argento ha preso tanta feomelanina sul dorso e il groppone scuro, al contrario del disegno ventrale appena accennato. La eumelanina della maschera e del petto è ben ossidata e abbastanza uniforme e sono più grandi rispetto ai passeri del Giappone da balia. In generale, ha un colore più chiaro rispetto agli altri soggetti e una forma leggermente diversa. A lui affiderò una becco d'argento agata o bruna, vedremo. Per la stagione 2014-2015 il soggetto è stato accoppiato, accidentalmente, ad una femmina di passero del Giappone perla bruna/grigio nata nel mio allevamento. Secondo calcoli simili fatti in precedenza, questo simil passero del Giappone è un R4, quindi un passero del Giappone puro. Però sarà sempre fondamentale per il progetto.


Obiettivi

Gli obiettivi principali sono il trasferire le mutazioni dal becco d'argento al passero del Giappone e viceversa.

Dal becco d'argento si cercherà di trasferire le mutazioni agata, bruno (recessive sesso-legate) e la ventre scuro (autosomica recessiva). Avendo simil becco d'argento portatori di bruno (se maschi) e ventre scuro, si parte già avvantaggiati. Al contrario, per l'agata il lavoro sarà più lungo, anche se sarà facilitato dal sapiente uso della mutazione allelica crema ino, che consente l'individuazione dei mutati agata/crema ino.

Dal passero del Giappone potrebbero essere trasferite molte mutazioni: rosso bruno, moka bruno, nero grigio, nero bruno pastello (autosomiche recessive) e la perla (recessiva sesso-legata). Con la perla il lavoro è molto più semplice perché, essendo sesso-legata, si ottengono spesso femmine mutate; con le prime è molto più difficile perché bisogna lavorare spesso con i portatori e probabili portatori, il che è molto complesso. Probabilmente, per vedere un passero del Giappone ventre scuro o un becco d'argento nero grigio si aspetterà di più rispetto ad un passero del Giappone bruno o un becco d'argento perla.